Se dico Bianco a cosa pensate?
Ai fiocchi di neve in inverno.
Alle lenzuola fresche di bucato stese al sole.
A delicate margherite, che fanno capolino fra il verde degli steli d'erba.
Al pelo morbido e candido di un gatto acciambellato sulle vostre ginocchia.
Ad una tela bianca, che attende solo di essere dipinta.
Alle meringhe che accompagnano il caffè.
Alle volute che si vengono a creare quando si monta la panna.
Alla farina, leggera e soffice, che crea contrasto sul tagliere in legno.
Al gelato per eccellenza.
Gelato fior di latte o fior di panna.
Poi qualcuno un giorno mi dirà come, esattamente, questo gusto si chiami, ma poco importa, tanto il nome non sottrae bontà e sapore.
Poi qualcuno un giorno mi dirà come, esattamente, questo gusto si chiami, ma poco importa, tanto il nome non sottrae bontà e sapore.
Il gelato che si conosce sin da bambini, il gelato dell'infanzia e che all'infanzia rimanda.
Bianco e candido.
Dolce e buono.
Perfetto da solo, o accompagnato con frutta fresca o caffè fumante.
Che già solo a vederlo li, un pochino il buonumore non può che arrivare.
Sapete che ho una gelatiera e che mi diletto a fare il gelato per tutta la stagione estiva, è un qualcosa che mi da piacere.
Se vi interessano le mie ricette le trovate qui e qui, ma quella di oggi secondo me è la ricetta per eccellenza.
Perfetta, perchè trovate qualcuno che non ami il gelato a fior di latte.
Ecco, vi siete guardati intorno e non avendolo trovato, non vi resta che leggervi e gustarvi la ricetta.
200 gr. di Panna
330 gr. di Latte
120 gr. di zucchero
1 cucchiaino di farina di semi di carrube
In un pentolino versare il latte e la panna, porlo sul fuoco a fiamma moderata e portare il composto quasi a sfiorare il bollore.
A questo punto versare lo zucchero e la farina di semi di carrube ed emulsionare con un mixer ad immersione per un paio di minuti o fino a quando il composto non sarò bello “schiumoso”.
Lasciar raffreddare bene bene e solo quando è freddo versare nella gelatiera e far andare fino a quando il gelato non sarà bello spumoso.
p.s. la ricetta è un riadattamento di una ricetta di Martinetti. Nella sua c’era anche il latte in polvere.
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